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disturbo da sintomi somatici (Erika Salonia Psicologa)

Disturbo da Sintomi Somatici

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Il disturbo da sintomi somatici è caratterizzato da un’estrema attenzione della persona ai sintomi fisici, come il dolore o la stanchezza. Quando diagnosticato può essere la causa di importanti problemi emotivi e malessere generale. 


I sintomi fisici possono, o meno, essere associati a una condizione medica, in ogni caso il soggetto vive in modo esagerato i sintomi e crede di essere malato.

L’accento è posto sulla misura in cui i pensieri, le emozioni e i comportamenti legati alla potenziale malattia sono eccessivi e sproporzionati.

Spesso, a causa dei sintomi, il paziente pensa al peggio e ricorre frequentemente alle cure mediche, continuando a cercare una spiegazione anche quando sono state escluse altre gravi condizioni. I problemi di salute possono diventare un obiettivo centrale della vita che, in queste condizioni, risulta difficile da gestire, in quanto vengono a mancare serenità ed equilibrio. Nei casi più seri tale disturbo può anche portare alla disabilità.

Se soffri di disturbi da sintomi somatici, potresti provare un significativo disagio emotivo e fisico. Il trattamento psicologico può aiutare ad alleviare i sintomi, a far fronte al disagio e migliorare la qualità della vita.

A differenza del dolore acuto che scaturisce da lesioni o malattie, il dolore cronico o persistente non ha alcuno scopo adattivo. Anche se non esiste una definizione concordata di dolore cronico, esso viene comunemente indicato come dolore privo di valore biologico, che non risponde ai trattamenti basati su rimedi specifici ed è di durata superiore a 6 mesi. 

Il dolore cronico grave può portare a gravi conseguenze, tra cui disagio psicologico, isolamento sociale e si presenta frequentemente in comorbidità con depressione e ansia

In passato, il dolore senza un’apparente origine anatomica o neurofisiologica era etichettato come psicopatologico. Questo approccio si è rivelato controproducente sia per il paziente che per lo specialista, in quanto alterava la relazione terapeutica. Infatti, era demoralizzante per il paziente che si sentiva in colpa, non creduto e solo con la malattia. Inoltre, molti dolori inspiegabili, dal punto di vista medico, sono ora interpretati come implicanti una disfunzionale interazione tra meccanismi neurofisiologici periferici e centrali.

Nel nuovo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Quinta Edizione, alcuni disturbi somatici distinti in precedenza come disturbo di somatizzazione, disturbo somatoforme indifferenziato, ipocondria e disturbo del dolore somatoforme, sono oggi considerati disturbi da sintomi somatici.

I pazienti non sono di solito consapevoli dei loro problemi psicologici sottostanti, sono convinti di avere disturbi fisici, pertanto, continuano a richiedere di sottoporsi a nuovi esami e trattamenti medici o di ripetere quelli già effettuati, anche dopo avere avuto diversi e ripetuti esiti negativi.

Queste persone non simulano i loro sintomi e spesso non si sentono compresi e accolti nel loro dolore. La diagnosi si basa, generalmente sull’anamnesi del paziente e, a volte, anche dei membri della famiglia. Il trattamento tende a instaurare una relazione medico-paziente costante e di supporto, per evitare di esporre il paziente a test diagnostici e terapie non necessari.

I sintomi del disturbo in argomento possono avere lo scopo di aiutare i pazienti a evitare le proprie responsabilità, ma anche di impedirne i piaceri e servire da “punizione”. Ciò può nascondere la sensazione inconscia di non sentirsi all’altezza o di avere forti sensi di colpa.

I pazienti vengono solitamente incoraggiati dal medico curante a consultare uno psichiatra. Il trattamento farmacologico dei disturbi mentali concomitanti (come la depressione e l’ansia) può alleviare il disagio.

Tuttavia, l’intervento principale è la psicoterapia, che aiuta la persona a comprendere le reali cause sottostanti il disturbo e a ristrutturare modelli di pensiero e di comportamento disadattivi e nocivi.

Inoltre, può consentire i seguenti benefici:

• Imparare a ridurre lo stress;

• Aiutare ad affrontare e ridurre i sintomi fisici;

• Affrontare la depressione e altri problemi psicologici;

• Migliorare la qualità della vita;

• Ridurre la preoccupazione per i sintomi.


Nota Bene: La Dr.ssa Erika Salonia propone argomenti di pertinenza psicologica, con l’obiettivo di sensibilizzare i lettori alla cultura della salute mentale, per promuovere il cambiamento e il benessere psicofisico, migliorare la qualità della vita, stimolare le risorse delle persone e dei contesti e, soprattutto, per impedire che il disagio divenga malattia.

Gli articoli pubblicati in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il confronto diretto con il proprio medico.

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